ANGELO ACCARDI - EDOUARD’S CRIME 2024 ED. 1/25

In Edouard’s Crime, Angelo Accardi si confronta direttamente con la storia dell’arte: al centro spicca un chiaro riferimento a “Olimpia”, reinterpretata in bianco e nero e racchiusa in una pesante cornice dorata. Un piccolo fiore rosso posto sull’orecchio della figura distesa diventa l’unico colore che penetra il classico monocromo. Davanti al dipinto compaiono una serie di personaggi anacronistici e ironici. A sinistra, un uomo barbuto con un cappello a cilindro indossa un'elegante giacca abbinata inaspettatamente a pantaloni sportivi, creando uno scontro umoristico tra formalità ottocentesca e streetwear contemporaneo. Ai suoi piedi, il gatto Felix, nel suo tradizionale stile cartoon, funge da narratore pop silenzioso. Sul lato destro, una figura seduta, vestita con abiti bordati di pelliccia, regge un lungo bastone di legno, osservando la scena come un severo custode di questo immaginario museo. Accanto a lui c’è uno degli animali surreali caratteristici di Accardi, un alto struzzo con un corpo modellato in stile ottico in verde e viola, una deliberata rottura dell’equilibrio della scena. La pavimentazione geometrica e lo sfondo scuro incorniciano lo spazio tra il salone aristocratico e la sala espositiva contemporanea. Edouard’s Crime diventa un arguto confronto tra arte canonica, memoria storica e immaginario pop, messo in scena come un unico tableau ibrido in cui ogni elemento parla ad armi pari.